Il primo festival del folklore dei bambini

Per la gioia di tutta la diaspora serba in Italia, si è svolto il primo festival folcloristico serbo dei bambini, organizzato dall’Unione dei serbi in Italia, sotto l’egida della Direzione per la cooperazione con la diaspora del Ministero degli affari esteri della Repubblica di Serbia, realizzato dalla comunità serba “Sloga” Vicenza e Bassano del Grappa.

 

Il programma ha visto la partecipazione di otto associazioni culturali e artistiche serbe, provenienti da Trieste, Udine, Schio, Arzignano, Creazzo, Montecchio Maggiore, e naturalmente, l’associazione culturale “Sloga” di Vicenza, l’ospite della manifestazione che si sono impegnati per presentare il lavoro svolto dai bambini per preservare il patrimonio culturale.

Per l’Italia ospite del festival è stato il gruppo folcloristico “La farandola” da Vicenza, che ha presentato una serie di danze tradizionali venete e italiane.

Il programma ha registrato un notevole successo. Il grande lavoro svolto dai bambini e loro genitori, coreografi, insegnanti, non ha lasciato il pubblico indifferente. I bambini esausti ma felici per il risultati delle coreografie hanno ricevuto molteplici ovazioni da parte della platea.

L’umore del pubblico e stato espresso meglio dai commenti dai rappresentanti istituzionali presenti al evento. Presidente del’ Unione dei serbi in Italia Dusan Aleksic, con manifesta soddisfazione, ha affermato che la performance dei bambini ha dimostrato che anche nei prossimi cinquanta anni i serbi di queste terre avranno di che essere orgogliosi. Il Console generale della Repubblica di Serbia a Trieste Dragan Kicanovic, si e rivolto al pubblico e si è detto orgoglioso di rappresentare una nazione con tali giovani: „E stato meraviglioso essere qui stasera a guardare questi splendidi bambini ballare e cantare ed anche io ho cantato con loro. Questa è stata la prima manifestazione del genere e spero che verrà replicata in futuro.”
“Ogni volta che vengo a Vicenza rimango meravigliato dall’organizzazione della comunità serba, ben integrata ma non assimilata” ha aggiunto Igor Babic ,Console Generale della Bosnia ed Erzegovina a Milano, ospite gradito della comunità serba in regione.

 

Isabella Sala, assessore alla comunità e alle famiglie in rappresentanza del comune di Vicenza, a nome suo e del sindaco Achille Variati, ha affermato che i bambini con tutti i membri della comunità serba che hanno partecipato alla realizzazione di questa manifestazione hanno dimostrato di avere un doppio cuore che collega l’Italia e la Serbia.  Si tratta di un risultato significativo derivante dalla educazione famigliare e dall’attività della comunità serba, che è onore per i serbi ed esempio per gli italiani che ne apprezzano l’organizzazione della comunità straniera più numerosa di Vicenza, ha sottolineato nel suo discorso.

Ospiti onorari del festival sono stati il Console onorario della Repubblica serba in Italia, la signora Loretta Baggio, i rappresentanti della associazione umanitaria “Serbi per Serbi” di Belgrado, Milos Markovic e Predrag Marinkovic, Fabio Franceschini della associazione “Love” Onlus con la quale i serbi che vivono in Italia hanno effettuato una serie di azioni umanitarie indirizzate ai serbi in Kosovo ed Metochia, Serbia, Bosnia ed Erzegovina e Dalmazia.
Erano presenti padre Dalibor Djukic, le insegnanti di scuola supplementare “Sveti Sava” Olivera Abadic e Ivana Marjanovic, presidenti delle associazioni serbe in Italia, le rappresentanti della comunità serba di Bologna e Milano.
Al termine dello spettacolo è stato proiettato un breve documentario dell’associazione “Serbi per Serbi” sulle loro attività umanitarie svolte.

 

Durante la manifestazione sono stati raccolti 490 euro per la famiglia di Dalibor Albijanic tragicamente scomparso e 300 euro per le cucine popolari del Kosovo e Metochia, nuova azione umanitaria iniziata dall’Unione dei Serbi in Italia.

Al termine della manifestazione, alla presenza dei vari rappresentanti, nei locali della comunità serba “Sloga” di Vicenza è stata simbolicamente inaugurata la biblioteca comprendente più di 500 volumi tra i quali, pezzo di maggiore interesse, un Vangelo del 1894 stampato a Mosca.

 

 

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